Guida ai gioielli da uomo: le origini, come indossarli e gli errori da evitare
I gioielli sono roba da donna.
SBAGLIATO.
I gioielli sono uno status symbol, un segno distintivo che riesce a comunicare senza bisogno di usare parole la personalità e il mood di chi li indossa; ed è per questo che molti uomini di successo li cercano e li indossano sia nella sfera privata che in quella professionale.
Tuttavia, scegliere un gioiello non è mai una questione banale.
Quali bisogna scegliere? Quali sono le loro origini storiche? Come indossarli? Quali sono gli errori da evitare?
In questa breve guida cerchiamo di fare chiarezza sui gioielli da uomo e sul loro utilizzo.
Iniziamo col dire che i principali gioielli da uomo sono 3 (più uno di bonus):
- Bracciali
- Collane
- Anelli
- Bonus
Bracciali da uomo
Le origini
I bracciali non sono certo un elemento nuovo nella moda maschile.
Ci sono prove che dimostrano che addirittura gli uomini preistorici iniziarono ad adornare i propri polsi con ossa e conchiglie per scacciare gli spiriti maligni.
Dalla scoperta della lavorazione dei metalli, i gioielli in generale sono stati usati sia per contrassegnare lo stato sociale di chi li indossava che come pagamento in ambito commerciale.
In molte tradizioni i guerrieri usavano la fascia di metallo sul braccio come pezzo aggiuntivo della propria l'armatura per indicare il proprio valore e/o il proprio rango.
In alcune culture invece, i braccialetti venivano utilizzati come valuta per il commercio di cibo, abitazioni e animali.
I braccialetti si sono evoluti nel tempo e mischiano il fascino della tradizione esoterica e dell amuleto porta fortuna a quello dello status symbol, diventando un accessorio di stile moderno.
Come indossarli
Ci sono diversi tipi e stili che si possono adattare alla tua personalità e al tuo mood, per questo l’ideale sarebbe averne diversi per riuscire ad abbinarli in base a gli altri gioielli che indossi (come gli anelli e le collane) e anche a seconda dell’outfit e dell’occasione.
Il bracciale è importante perché, così come l’orologio, mette in risalto i polsi e le mani e riesce a correggere o ad esaltare quella porzione del tuo corpo.
La tendenza è quella di indossare un gioiello in metallo in stile minimale e al tempo stesso raffinato che ogni ragazzo o uomo possa indossare facilmente, senza sentirsi troppo i riflettori addosso.
Errori da evitare
Non farti ingannare dalla loro facile indossabilità, i braccialetti vanno dosati e scelti con cura per evitare di risultare esagerati e poco di classe.
Ricordati che un braccialetto elegante “brilla da solo”, ma se vuoi avere un look più audace e indossarne più di uno, cerca armonia tra gli stili, magari indossando gioielli della stessa collezione.
Per evitare bracciali troppo piccoli o troppo grandi affidati ai misuratori che puoi trovare/richiedere nei negozi di gioielli o che puoi trovare anche online per stamparli comodamente a casa e prenderti il tempo necessario per conoscere le tue misure ideali.
Collane da uomo
Le origini
Le prime collane vennero realizzate già nel periodo etrusco da quelli che possiamo definire gli antenati degli orafi italiani e tra i primi mastri artigiani nella lavorazione dei metalli. Oltre alla produzione di utensili, armi e armature, gli artigiani del metallo iniziarono a realizzare veri e propri gioielli d’oro e d’argento con particolare dedizione a quelli usati per adornare il collo, dando vita a quelle che possiamo definire come le prima collane di gioielleria della storia.
Non c’era differenza tra collane da uomo o da donna, queste infatti servivano ad indicare per lo più lo stato sociale di chi le indossava.
La prima differenziazione tra collane da uomo e da donna si ha durante il Medioevo dove, tuttavia, le collane erano usate per lo più come gioielli da uomo e venivano impreziosita da pietre preziose o dagli stemmi delle diverse casate di appartenenza.
Come indossarle
Scegli una collana minimalista che possa essere indossata sia sopra la maglietta sia nascosta sotto una t-shirt, una camicia o una felpa e che magari si intraveda leggermente e che faccia capolino attorno al collo.
Anche la lunghezza è un aspetto importante e in linea di massima non dovrebbe mai superare il centro del tuo torace e, ovviamente, non dovrebbe essere troppo stretta e aderente al tuo collo.
Divertiti a mescolare e abbinare metalli e materiali complementari per dare vita al tuo stile unico.
Errori da evitare
Ancora una volta la parola d’ordine è una: be minimal!
Ovviamente senza rinunciare alla personalità.
Evita catene grosse e spesse che risultino pacchiane, piuttosto valuta di “stratificare”, ovvero inizia con una semplice catena da 24 pollici (con o senza ciondolo) a cui magari sovrapporre una catena più piccola da 22 pollici con ciondolo.
Come qualsiasi altro accessorio, una collana dovrebbe essere un accento sottile per la tua personalità e il tuo outfit generale. Indossare più di 2 collane alla volta può essere eccessivo.
Anelli da uomo
Le origini
Nel mondo antico, gli anelli avevano l’importante scopo di identificare chi li indossava sia rappresentando i simboli delle diverse casate di appartenenza, che fungendo da vero e proprio timbro/firma.
Infatti, premendo un anello nella cera calda, o nell'inchiostro, chi lo indossava poteva firmare una lettera oppure imprimere la propria forma sul sigillo della stessa.
Dai romani in avanti, oltre al puro scopo pratico, gli anelli iniziarono ad essere usati come identificatori dello stato sociale di chi li indossava.
L'imperatore Augusto indossava, in momenti diversi, un anello con una sfinge, la testa di Alessandro Magno e un'immagine della sua testa.
Gli usi degli anelli nella Gran Bretagna medievale e rinascimentale invece (per fare solo un altro esempio) erano molti: sigilli per l'identificazione personale, anelli per l'identificazione del partito politico o di supporto a specifiche cause sociali, anelli per dimostrare il grado professionale e anelli devozionali che venivano usati dai creditori per ricordare il proprio debito al debitore.
Non per ultimo, lo scopo per cui la maggior parte degli uomini indossa gli anelli anche al giorno d’oggi: per simboleggiare il matrimonio.
Con tutti i loro usi sociali, spirituali, politici e commerciali, gli anelli hanno sempre svolto uno scopo simile a quello dei tatuaggi: marcatori indistruttibili portatori di messaggi indossati sul corpo con lo scopo di ravvivare la memoria di chi lo indossa riguardo momenti, fatti o avvenimenti particolari della propria vita.
Come indossarli
Diciamoci la verità: a volte la parola “anello” può spaventare anche il più temerario degli uomini.
Tranquillo, ci sono altri anelli oltre alla fede nuziale.
Il concetto più importante da tenere a mente è sicuramente la praticità: un anello troppo grosso infatti può risultare scomodo se lavori molto con le mani, se devi firmare documenti o lavorare al pc. Valuta sempre la praticità, la dimensione e il numero di anelli che vuoi indossare.
Gli anelli migliori sono sicuramente quelli che sanno essere leggeri e al contempo eleganti, di quelli che a un certo punto ti dimentichi di avere addosso.
Un materiale come il titanio, ad esempio, può essere un’ottima soluzione: resistente, leggero e stiloso. Se poi ci aggiungi dettagli brillanti dal design unico, il gioco è fatto.
Errori da evitare
Il consiglio è quello di indossarne massimo uno per mano; l’anello giusto sa essere protagonista del tuo look anche da solo, non ha bisogno di comparse.
Se invece ti piace uno stile più audace puoi eventualmente aggiungerne uno in più, ma non di più.
Come per le collane, ricordati che la misura è importantissima e che prima di scegliere il tuo prossimo anello, dovresti scaricare una guida che ti aiuti a capire quale taglia fa per te.
Bonus: solitari da uomo
Le origini
La storia e l'etichetta dietro le fedi nuziali maschili sono davvero interessanti.
La pratica di scambiare anelli durante un matrimonio risale addirittura alle usanze degli antichi egizi ma è solo nel XVI secolo che gli uomini iniziarono ad indossare quella che è considerata la “prima fede nuziale maschile”: l’Anello Gimmel.
Questo antenato dei solitari da uomo era formato da due cerchi intrecciati che venivano rispettivamente indossati dallo sposo e dalla sposa (un cerchio a testa) per tutto il periodo di fidanzamento, fino a quando lo sposo, durante la cerimonia nuziale, avrebbe messo la propria fascia sul dito della sposa come simbolo di unione eterna.
Il solitario da uomo, tuttavia, è un concetto non solo moderno, ma quasi avveniristico. L’idea alla base del sistema in cui viviamo è sempre stata una: è l'uomo che deve fare la proposta di matrimonio alla propria amata.
Beh, non vi sorprenderà sapere che anche questo concetto è stato sdoganato, con un numero sempre crescente di donne che decidono di fare la “prima mossa” senza aspettare quella del loro compagno e di chiedere a loro la mano.
Oltre al rito della proposta di matrimonio, il solitario da uomo viene spesso usato anche come regalo per celebrare traguardi o momenti speciali nella vita di chi avrà la fortuna di indossarlo.
Come scegliere il solitario giusto
Chi ha detto che un uomo non possa indossare un solitario?
Il solitario infatti non è un anello semplice ma può rappresentare un momento speciale, un evento, un’emozione, una ricorrenza; insomma, un ricordo unico e personale, prezioso sotto tutti i punti di vista.
I solitari da uomo esistono, sono una realtà ricercata ma che non tutti i brand riescono a produrre con successo.
Ci vogliono esperienza, maestria ed esperienza per riuscire a coniugare design unico, materiali giusti e le più raffinate pietre preziose in un prodotto suggestivo e di grande classe.
Che sia un regalo che fai a te stesso o che ricevi dalla persona che ami, è importante scegliere con cura a chi affidarsi per trovare il solitario giusto che diventerà un ricordo importante di un momento della tua vita sicuramente speciale.
Se invece stai per fare il grande passo e stai cercando delle fedi matrimoniali, scopri la guida sulle fedi matrimoniali in titanio, oro e diamanti.
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